Bentrovati,
oggi vi parlerò del mio umanoide preferito: NAO prodotto dalla Aldebaran Robotics
(Cortesia di AR, click per ingrandire)
Da cosa è costituito un Robot Umanoide? Quali sono i suoi "organi"?
Prima di provare a dare delle risposte, guardiamo insieme questo video che introduce alcune delle caratteristiche di NAO.
Visto? E' un simpatico personaggio, ma è sopratutto un computer embedded basato sul Kernel Linux, un insieme di motori e attuatori (25 gradi di liberà), una rete di sensori e vari dispositivi di input/output.
...e non perdetevi quest'altro video!!!
Vediamo più nel dettaglio i singoli componenti, anche con l'aiuto dei precedenti post ove ho trattato componenti o tecniche similari:
- Unità di calcolo basata su Linux (qui e qui)
- Sensore inerziale per il controllo dell'assetto e della posizione (qui)
- Motori passo-passo per il movimento degli arti, della testa e delle dita (qui)
- Un generatore di audio e messaggi vocali (qui)
- Controllore PWM per effetti di luce ...con i LED (qui)
- Sonar ad ultrasuoni per il riconoscimento di ostacoli
- Sensori tattili per l'interazione con gli oggetti manipolati
- Sensori di immagini per il riconoscimento di pattern visuali
- Microfoni per il riconoscimento di pattern acustici
- Emettitori e Ricevitori nello spettro infrarosso per il riconoscimento di ostacoli e per la comunicazione
- Ricetrasmettitore radio per la comunicazione wireless (WiFi)
- Batteria ricaricabile per un'autonomia di 1,5 ore ...poi deve mangiare!!!
E, poi, tanto ...tantissimo software, poiché ogni piccolo passo, ogni movimento è regolato da appositi algoritmi e tutte le azioni sono assolutamente deterministiche, dalle capacità cognitive ai movimenti di risposta.
Quali applicazioni può avere un robot umanoide?
Beh, qui siamo ancora nel campo della ricerca e della sperimentazione. A differenza di un robot industriale che opera essenzialmente in un ambiente strutturato ed è programmato per eseguire delle operazioni prestabilite (es. movimentazione di parti, saldatura, taglio, verniciatura, ecc.), un Umanoide opera nell'ambiente circostante, adattando il proprio comportamento agli stimoli che riceve dall'ambiente stesso e operando al fine di raggiungere uno scopo. La programmazione di un simile robot richiede nuovi algoritmi (es. reti neurali, algoritmi genetici, ecc.) e tecniche di riconoscimento dell'ambiente (es. riconoscimento acustico, visuale, spaziale) che sono in continua evoluzione nell'ambito dei centri di ricerca sia pubblici e sia privati.
Se vi è venuta voglia di sperimentare i possibili utilizzi di un robot, potete richiedere l'SDK Open-source fornito dalla casa costruttrice di NAO, visitando il sito http://www.aldebaran-robotics.com/.
Qui Pianeta Terra, a presto.
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