sabato 22 dicembre 2012

Prototipazione Rapida - Parte 3

Cari amici del blog Libera Elettronica, con questo post vorrei introdurre la possibilità, riservata ai lettori fissi, di proporre dei loro articoli a completamento e/o miglioramento di articoli già apparsi in precedenza.

Diamo il benvenuto a +Daniele Poddighe che ci presenterà la sua interpretazione del modo di prototipare rapidamente una scheda elettronica, con il metodo "Toner Transfer"  da lui sperimentato. Daniele, a te la parola e grazie per aver aderito alla community:

- * - * - * -

Realizzare PCB con il metodo del toner transfer

Materiale occorrente: una stampante laser con buona risoluzione (1200dpi va bene), ferro da stiro, basetta ramata, FeCl3 (acido), fogli di riviste, file eagle del circuito da stampare.

Procedura: apriamo il file Eagle del circuito,


Nel menu display deselezioniamo tutto tranne top (o botton dipende da quale strato volete stampare), pad, vias.



Ora andate su "stampa" e assicuratevi di aver spuntato "black" e "mirror" (se state stampando lo strato top, deselezionate quest'ultimo per il botton).


Caricate nella stampante una pagina di rivista con i bordi ben tagliati in formato A4, mandiamo in stampa e, dopo pochi secondi, avremo il nostro circuito stampato con il toner sulla carta (non toccatelo con le dita, i residui di grasso non faranno aderire il toner al rame!).


Ora ritagliamo un pezzo di basetta della dimensione del nostro circuito, con una spugnetta abrasiva strofiniamo con acqua e sapone la superficie in rame per liberarla dall'ossido e renderla ruvida, facciamo asciugare col phon, dopodiché ritagliamo il nostro circuito e appoggiamolo sopra il lato ramato della basetta. Assicuratevi che sia la parte col toner a contatto del rame altrimenti vi si attaccherà a carta al ferro da stiro, accendiamo quest'ultimo e settiamo la temperatura al massimo. Su una superficie resistente al calore applichiamo una leggera pressione sulla carta (se premete troppo il toner fondendo si schiacia e cortocircuiterà delle piste, se premete poco non si attacca, dovrete fare delle prove per trovare la giusta pressione da applicare, se sbagliate ripulite con spugnetta e acetone la basetta e riprovate).


Il ferro va sollevato prima di spostarlo su un'altro punto del circuito atrimenti se strisciate rischiate che slitti la carta danneggiando il lavoro. Dopo circa 2-3 minuti, a seconda della dimensione del vostro circuito, potete spegnere e mettere da parte i ferro da stiro, fate raffreddare la basetta.

Ora mettete il tutto in acqua per una ventina di minuti, a questo punto potete iniziare a strofinare al centro della basetta, sulla carta e con le dita, per portare via piano piano la carta di rivista, abbiate pazienza e procedete lentamente altrimenti rischiate di portare via il toner insieme alla carta!


Una volta eliminata tutta la carta fate asciugare e controllate bene le piste, nel caso qualcuna sia interrotta con un pennarello, resistente all'acido, riparate le interruzioni.


Quindi, mettiamo la basetta in un contenitore di plastica dove abbiamo precedentemente versato dell'acido (...a questo punto ogni tanto ricordatevi di agitare un po' la vaschetta e se volete potete riscaldarla a bagnnomaria per accelerare il processo di corrosione), date un'occhiata alle piste a intervalli regolari per verificare il livello di corrosione.


Una volta corroso tutto il rame non protetto dal toner, sciacquate la PCB e con una spugnetta abrasiva e del solvente, rimuovete il toner in modo da portare alla luce il rame (controllate che le piste siano integre, nel caso in cui ci siano comunque interruzioni segnate il punto per fare un ponte oppure ci saldate una resistenza da 0 ohm smd).



Ora fate i fori con una punta adeguata e saldate i componenti, il vostro circuito è completo!


- * - * - * -

Ringrazio Daniele per la sua collaborazione e vi invito a contattarmi per pubblicare le vostre idee.

A presto,
Ciro.

martedì 3 luglio 2012

Hybrid Future Vehicle ...now!

La specie umana e tutte le altre specie animali che popolano il nostro Pianeta Terra, hanno come unica fonte di energia ...in ultima analisi, l'Energia Solare. Tutto il lavoro viene svolto dal Sole ...for free!

(Immagine del Sole nello spettro visibile ...con qualche macchia!)

Negli ultimi 150 anni, l'homo sapiens petrolicus, ha tuttavia individuato un composto naturale che era in grado di restituire una grande parte del lavoro svolto dal Sole, nei milioni di anni precedenti, in modo estremamente concentrato: il petrolio.
Infatti, l'era industriale deve gran parte delle sue capacità produttive ai combustibili fossili e ciò ci induce a porci una grande domanda: "...ancora per quanto tempo?".
Molte industrie, grandi o piccole, hanno cominciato a porsi questa domanda e molte risposte sono già realizzabili, molte altre ancora seguiranno negli anni a venire.

 (Greenline 33 Hybrid ...una comoda imbarcazione con tetto solare e motore ibrido)


(... e che dire della SMART For-Two Elettrica o Hybrid? Cortesia SMART.)

 (Bicicletta a pedalata assistita ...un ibrido tra energia muscolare ed elettrica
Le sue caratteristiche peculiari: Autonomia: 70Km; Numero Cicli di ricarica batteria LiFePO4: 1500)

Ma l'approccio non è necessariamente quello della propulsione elettrica in luogo o accanto, alla propulsione endotermica. Alcune compagnie aeree stanno già da anni sperimentando fonti alternative ai combustibili fossili, pur conservando la stessa architettura propulsiva. La cosa interessante è l'utilizzo degli olii da cucina esausti. Wow!!!

(dal sito KLM un interessante articolo qui. Keywords: Used Cooking Oil)

Quali e quante sono le implicazioni dal punto di vista dell'elettronica? Tantissime!

I veicoli ibridi o anche quelli solo elettrici, fanno affidamento su alcuni elementi funzionali di base.
  • Il generatore di energia
  • La batteria di accumulo dell'energia
  • Il regolatore di carica
  • Il motore (elettrico)
  • Il controllo della trazione
In ciascuno di questi cinque macro-componenti vi è un elemento elettronico determinante.
Nei prossimi articoli vedremo come utilizzare le nostre conoscenze e quanto ho già scritto nei precedenti articoli, per realizzare e ottimizzare, i singoli elementi ...ovviamente il tutto in una logica fai-da-te.

Qui Pianeta Terra, un mondo ricco di energia ...solare. A presto!





lunedì 11 giugno 2012

Annus Mirabilis ...e del cosa ci aspetta

L'espressione Annus Mirabilis ha un significato ben preciso per gli amanti della storia delle grandi scoperte scientifiche. Fu definito tale il 1666 quando Isaac Newton intuì i principi della Gravitazione Universale che portarono alla definizione della Meccanica Classica e, nuovamente, il 1905, quando Albert Einstein pubblicò quattro articoli fondamentali (Effetto Fotoelettrico, Moto Browniano, Relatività Ristretta e Equivalenza Massa Energia) che ebbero enorme impatto sulla fisica moderna.

(il mio telescopio Maksutov-Cassegrain ...derivato dal modello newtoniato fatto di soli specchi. Il progetto, rigorosamente fai-da-te, utilizza un ottica MTO con focale 1000mm, una montatura equatoriale, un riflettore a 90°, oculari standard o sensori fotoelettrici.
E' il simbolo del voler guardare lontano!)

Nel nostro piccolo possiamo provare a vivere l'emozione di un Annus Mirabilis e, circa un anno fa, decisi di iniziare a scrivere su questo Blog ...per liberare "l'elettronica che era in me", coinvolgendo Voi tutti e condividendo le mie esperienze di laboratorio. In questo anno abbiamo parlato di Sensori Inerziali, Sistemi di Navigazione, Microcomputer Linux Embedded, Display TFT, e ...vari argomenti a corollario. Potete scorrere rapidamente il blog cliccando su "Post più vecchi" alla fine della pagina. Mi sono, anche, divertito a creare quattordici video sul canale YouTube "liberaelettronica".

Cosa ci aspetta in futuro?
Risponderò con qualche immagine, sperando di trovare il tempo per condividere, poi e con Voi, idee, soluzioni ...e problemini che inevitabilmente si incontrano quando si realizzano esperimenti complessi (...mai complicati!!!).

(Software Defined Radio - Un radio ricevitore digitale in grado di configurare i propri parametri di funzionamento - standard di demodulazione, larghezza di banda, guadagno, ecc. - mediante l'utilizzo di un software modulare. Se siete curiosi di saperne subito di più, cliccte su GNU Radio.)


(Campionatore Audio - Un semplice circuito per digitalizzare e analizzare o filtrare, la vostra voce. Divertente e utile per familirizzare con le tecniche numeriche di elaborazione dei segnali, es. FFT, filtri FIR e IR, riconoscimento di fonemi, ecc.)


(Sensori di Immagine oppure Video Grabber, con cui potete sperimentare algoritmi di compressione, feature extraction, calibrazione di colore e ...fotografare i vostri strumenti di laboratorio o voi stessi ;] )

Per il momento posso solo salutarvi con il consueto...
Qui Pianeta Terra, un mondo di tecnologie da scoprire. A presto!





domenica 10 giugno 2012

Musica + Elettronica = Innovazione

Cari Amici del blog, oggi vorrei segnalarvi colui che ritengo il "maggior innovatore nel campo musicale del 21° Secolo". Certo, i grandi musicisti non mancano ai giorni nostri e, nei secoli passati, molti lo hanno preceduto, così come nel connubio Musica + Elettronica è difficile non ricordare un nome su tutti: Mr. Robert Moog (wiki).

 
(...You)

Ma, adesso, il nostro protagonista non è più un'entità isolata, un innovatore solitario, un progettista geniale di oscillatori analogici oppure un ricercatore di modelli fisico-matematici per la generazione/sintesi di onde vibro-acustiche. Questo post è dedicato a colui che ha innovato la Musica impiegando una risorsa che è sotto gli occhi di tutti e... quindi... invisibile!

The Internet Network

La persona è Mr. Eric Whitacre (http://ericwhitacre.com/the-virtual-choir), poi, l'intelligenza collettiva ha fatto il resto! Per meglio comprendere le origini dell'idea, guardiamo insieme questo video TED:

(...assolutamente da non perdere!!!)

Il risultato finale è assemblato in quest'altro video:


Adesso, un attimo di pausa ...asciugate eventualmente le lacrime e fate un lungo respiro. Riflettete sulle basi tecnologiche che hanno consentito tutto ciò, anche ora che state leggendo, tutto è affidato ad una invisibile, ma gigantesca "struttura della conoscenza". Libera Elettronica, io, Voi, siamo solo un atomo di questo immenso mosaico!

Qui Pianeta Terra, ...One Planet Living! A presto.



mercoledì 16 maggio 2012

Direct Digital Synthesizer - Crea la Tua onda...

In questo breve articolo, descriverò una tecnica semplice quanto efficace per generare una forma d'onda arbitraria e periodica. Per fare ciò dobbiamo prendere in esame i sintetizzatori digitali.
Partiamo da una considerazione: una forma d'onda è l'espressione di una funzione nel dominio del tempo. Se pensiamo ad una sinusoide, ad esempio, la funzione sarà: sin(wt); per wt (omega * T) che va da 0 a 2 PI.

(Onde sinusoidali)

(Onde triangolari)

(Onda a Dente di Sega)

Come possiamo realizzare attraverso un circuito elettronico una simile funzione?
La risposta più immediata è: creiamo una tabella ROM (Read Only Memory) al cui interno siamo presenti tutti i valori della funzione matematica desiderata e, poi, estraiamo uno per volta tali valori fino al completamento di un periodo temporale preimpostato, convertiamo i valori numerici in un segnale analogico (es. mediante un DAC - Digital to Analog Converter) e ...avremo ottenuto la nostra forma d'onda sintetica.

Nella realtà avremo bisogno di un Circuito Integrato dedicato (ASSP - Application Specific Standard Circuit) oppure potremo realizzare il sintetizzatore di forme d'onda mediante un circuito integrato programmabile (es. un FPGA - Field Programmable Gate Array).

Nelle prossime immagini vediamo lo schema di una implementazione su FPGA:

(FPGA Top - Click per ingrandire)

(Blocco DPRAM su FPGA - Click per ingrandire)

Il circuito DDS si basa sul principio dell'Accumulatore di Fase, tale accumulatore può agevolmente essere implementato in linguaggio VHDL (VLSI Hardware Description Language) ...di cui Vi riporto il codice:

library IEEE;
use IEEE.STD_LOGIC_1164.ALL;
use IEEE.STD_LOGIC_ARITH.ALL;
use IEEE.STD_LOGIC_UNSIGNED.ALL;


entity PHASE_ACC is
    Port ( clock : in  STD_LOGIC;
           reset : in  STD_LOGIC;
           load : in  STD_LOGIC;
           data : in  STD_LOGIC_VECTOR (31 downto 0);
           addr : out  STD_LOGIC_VECTOR (10 downto 0));
end PHASE_ACC;

architecture Behavioral of PHASE_ACC is
    signal phase_accum : STD_LOGIC_VECTOR (31 downto 0);
    signal phase_delta : STD_LOGIC_VECTOR (31 downto 0);
begin

    process (clock, reset)
    begin
        if reset='1' then
            addr <= (others => '0');
        elsif clock='1' and clock'event then
            addr <= phase_accum (31 downto 21);
        end if;
    end process;

    process (clock, load)
    begin
        if load = '1' then
            phase_delta <= data;
        elsif clock='0' and clock'event then
            phase_accum <= phase_accum + phase_delta;
        end if;
    end process;

end Behavioral;

Ma come è possibile generare una sinusoide?
Semplice, quardiamo questa funzione in codice ANSI C:

/* load a sine wave in FPGA wavetable*/
void load_sine(void) {

  const float pi = 3.141592f;
  float phase_vector = 0.0f;
  float phase_delta = 0.0f;
 
  unsigned int i;         //generic counter
 
  /* reset DPRAM address generator */
  WriteEXB(0x01, 0x02); //bit 0, addr 2

  phase_delta = (2.0f * pi) / 2048.0f;

  for (i=0; i<2048; i++) {
    WriteEXB((unsigned char)(round(sin(phase_vector) * 127.5f)
    + 127.0f), 0x01);
    phase_vector = phase_vector + phase_delta;
  }
   
  return;
}

Tornerò prossimamanete a parlare delle applicazioni del DDS ...adesso sono in partenza, nuove avventure mi attendono.

Qui Pianeta Terra, un mondo analogico... a presto!


mercoledì 2 maggio 2012

Un Robot al Make4Cash

Make4Cash è una iniziativa del Blog Elettronica Open Source, volta a radunare progettisti e sviluppatori, i "makers" appunto, in una competizione simbolica del valore di 1000 EUR che verranno assegnati al progetto più votato tra quelli presenti in lista.

 
(Link alla pagina dei progetti: http://it.emcelettronica.com/tag/make4cash)

Anche Libera Elettronica partecipa a questo incontro/confronto, con lo spirito di condividere idee, incoraggiare la partecipazione di persone o gruppi, allo sviluppo di progetti Open ...e magari utilizzare qualche risorsa economica in più per lo sviluppo dei futuri progetti.


Come si vota?
E' semplice, si leggono TUTTI i progetti presenti nella sezione Make4Cash (http://it.emcelettronica.com/tag/make4cash) del sito E.O.S. e, poi, mediante i tasti di condivisione sui social network si assegnano le proprie preferenze. I progetti potranno essere votati fino al 4 Giugno 2012.
Il punteggio è dato dalla somma delle condivisioni e gestito in base al regolamento del contest.

Il risultato dell'esperimento, che giudico più importante, è quello che ci permetterà di capire quanto la materia elettronica (tipicamente ritenuta ostica, mentre in realtà è solo complessa) possa superare le barriere dell'indifferenza o del noise nelle comunità presenti sui vari Facebook, Twitter, G+, LinkedIN, ecc., e innescare quell'effetto "virale" che può realmente far crescere il numero dei contatti e dare maggiore visibilità a questa affascinante materia. Spero anche che i giovani makers possano trovare lo stimolo per mettersi in gioco e partecipare alla vita dei blog.

Qui Pianeta Terra, in un continuo esperimento sociale, a presto e grazie per i Vostri voti!

sabato 21 aprile 2012

Prototipazione Rapida - Parte 2

Avete avuto un idea?
Bene! Realizzatela subito, senza dover attendere le lunghe fasi di sviluppo, produzione e consegna dei Master. Iniziate a provare il vostro circuito, considerandone pregi e difetti e, poi, quando avrete acquisito maggiori informazioni, potrete: inserire lo schema in un CAD Elettronico; produrre la Part List; il set di file Gerber per la masterizzazione del PCB (Printed Circuit Board) e, infine, una volta ordinati e ricevuti tutti i componenti, assemblare la versione finale ...della Vostra idea.
Come starete pensando c'è un bel po di lavoro tra l'idea e il prototipo!

(Prototipo SMT, realizzato in poche ore - Click per ingrandire)

In questo articolo Vi illustrerò una tecnica semplice ed efficace, per realizzare in poche ore il circuito ...e passare subito alla fase di test. Non tutte le idee funzionano già da quello che si definisce "smoke test". Cioè la prima accensione del circuito (Nota: regolate prima il limitatore di corrente del vostro alimentatore!!!).

Vediamo per semplici passi come fare:
  • Procuriamoci un supporto ramato, possibilmente in laminato FR4, del nastro adesivo in PVC e un taglierino.
  • Creiamo uno schizzo a matita del circuito e, dopo aver letto i datasheet di tutti i componenti, realizziamo uno schema elettrico, tenendo conto del formato (package) dei singoli componenti.

(Elaborazione dell'idea, fase notturna!)

Nel frattempo avremo preparato una soluzione concentrata di Cloruro Ferrico e alcune vaschette in materiale plastico di dimensioni adeguate al formato del nostro circuito.
  • Disponiamo delle sottili strisce di nastro in PVC sul laminato, pressando accuratamente ogni segmento.
  • Immergiamo il laminato nella soluzione di Cloruro Ferrico e, agitando delicatamente, attendiamo il tempo necessario affinché ogni zona di Rame, non coperta dal nastro adesivo, venga rimossa.

(Corrosione del Rame in soluzione di Cloruro Ferrico, fase umida!)

  • Per preservare nel tempo il circuito, effettuiamo una semplice operazione di stagnatura. Riscaldiamo il laminato con un asciugacapelli e, contemporaneamente, con la punta del saldatore depositiamo un sottile film di lega stagnate (...senza Piombo) sulle piste di rame.

(Circuito FR4 stagnato a caldo, fase ludica!)

  • Con l'ausilio di una lente di ingrandimento, montiamo i componenti.

 (Montaggio componenti SMD, fase di precisione!)

Fatto? Non ci resta che passare alla fase di valutazione e test del circuito.

 
(Testing strumentale, fase drammatica/esaltante!)

Qui Pianeta Terra, dove c'è sempre tanto da sperimentare e da imparare. A presto.

P. S. Nota importante: non disperdete prodotti chimici nell'ambiente. Non utilizzate Cianuro di Argento per ricoprire il Rame, in quanto, è un prodotto altamente tossico e inquinante. Utilizzate sempre dispositivi di protezione individuali (es. guanti in lattice o PVC, indumenti monouso, occhiali protettivi).


giovedì 5 aprile 2012

Energy Harvesting: i raccoglitori di energia

Una nuova gamma di dispositivi si affaccia sul mondo industriale: i raccoglitori di energia.

Vediamo cosa sono e come funzionano.

(cortesia di www.maxim-ic.com)

Prima di parlare dei dispositivi veri e propri, forse, occorre dire due parole sul concetto di energia dispersa.
Analizziamo alcune, ma solo alcune, categorie di fenomeni fisico-chimico che possono costituire una preziosa fonte di energia:

  • flusso di fotoni da sorgenti cosiddette luminose... il Sole prima di tutto.
  • campi elettromagnetici variabili di natura sia naturale e sia artificiale (es. radio-trasmettitori).
  • campi magnetici variabili (ad eccezione del campo magnetico terrestre, poco variabile, rientrano in questa categoria molte emissioni industriali, ad esempio i motori elettrici ampiamente diffusi).
  • vibrazioni sia di origine naturale e sia di origine antropica
  • variazioni termiche (giorno/notte = caldo/freddo)
  • glucosio di natura organica

Per ciascuna delle suddette fonti di energia ...dispersa... occorre un captatore, qualcosa di simile ad un'antenna (che può andare bene per i campi elettromagnetici) oppure una cella a combustibile per il glucosio, ad esempio.

Un altro aspetto molto importante è quello degli accumulatori di energia. Se, per esempio, l'energia dispersa catturabile è dell'ordine di grandezza di 1 nW/h (10E-09 W/ora), prima di poter disporre di una quantità di energia sufficiente per poter alimentare il nostro dispositivo, dovremo aver accumulato la giusta dose di energia.

Lo sviluppo degli accumulatori va di pari passo con quello dei "cercatori di energia".
La notizia importante, al di là della curiosità tecnologica, è che anche i produttori di chip a semiconduttore, si sono accorti, o meglio ne hanno valutato le opportunità, che è ora di iniziare a proporre soluzioni ingegnerizzate per il settore dell'Energy Harvesting.
La casa produttrice di semiconduttori MAXIM, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni ingegneristiche innovative, è oggi presente sul mercato con il suo nuovo chip MAX17710, dedicato proprio a quelle soluzioni di bassa potenza (circa 100 mW) che possono trarre beneficio dalla raccolta di energia dall'ambiente circostante.
Sta a Voi valutare se e come utilizzare... l'energia dispersa.

Qui Pianeta Terra, un mondo ricco di energia, a presto!



domenica 11 marzo 2012

YALC - Episode 4

YALC - Yet Another Linux Computer - procede spedito!

In questo post Vi propongo lo schema elettrico dell'alimentatore (Switching + Regolatori Lineari) che ho appena finito di assemblare (...prototipazione rapida) e provare con multimetro e oscilloscopio.

(click per ingrandire)

Tutto ok, funziona ...anche questa versione!

In passato vi ho proposto due soluzioni indipendenti (qui e qui) per la realizzazione di un circuito di alimentazione: una versione switching a frequenza fissa e tensione d'uscita fissa, e una versione lineare a tensione di uscita fissa (per valutare i pro e contro, di ciscuna soluzione, Vi consiglio di andare a rivedere i precedenti post).

Oggi parliamo dello schema utilizzato come PSU (Power Supply Unit) definitivo del sistema Linux Embedded che ho denominato YALC ...non è certo il primo sistema Linux Embedded che troverete sul Web, anche se ha qualche particolarità piuttosto interessante!

Quali particolarità? In tre parole: PortuxG20 + TFT Display indipendente + FPGA.

Andiamo a guardare subito lo schema, con la figura seguente:

(questa volta occorre davvero il click sull'immagine)

Nella parte alta trovate (da sinistra a destra) il diodo di protezione dalle accidentali (...ma  prima o poi, certe!!!) inversioni di polarità nell'alimentazione del circuito, il regolatore switching LM2575 ADJ (che significa Adjusted, quindi la tensione di uscita la deciderete Voi mediante R1 ed R2), l'induttore ed il diodo di recupero (che deve essere assolutamente un diodo a barriera di Schottky), il filtro d'uscita, il led di segnalazione che la tensione d'uscita è presente sul circuito.
Nella parte bassa dello schema, invece, trovate a sinistra il regolatore lineare LM7805, che fornisce una tensione stabilizzata di 5V alla scheda PortuxG20 ed al Display IDM-L35, nonché una tensione ausiliaria per la scheda FPGA, mentre a destra trovate il regolatore lineare che fornisce la tensione di 3,3V per la scheda FPGA e per il Video Decoder SAA7114H montato sulla stessa base di supporto.

Nell'immagine seguente è rappresentato lo stack composto dalla scheda PSU, sopra illustrata, e la scheda FPGA.

(sulla scheda FPGA troneggia un chip XC2S100 da 208 pin
...tutti microsaldati rigorosamente a mano)

Man mano che precederò nella realizzazione del prototipo Vi indicherò eventuali modifiche e/o criticità emerse durante le prove. Sicuramente ci attende un duro lavoro di montaggio, codifica VHDL e test, prima di poter vedere qualche immagine reale sul display TFT. Abbiate pazienza!

Qui Pianeta Terra, a presto!


sabato 25 febbraio 2012

Prototipazione Rapida

Quando non c'è il tempo per sviluppare un progetto secondo le classiche fasi canoniche che Vi elenco per comodità: inserimento dello schema elettrico in un sistema CAD/CAE, masterizzazione del PCB, produzione degli output standard (es. file Gerber), attrezzaggio macchina per Pick-and-Place; test di laboratorio....

(click per ingrandire)

...allora la soluzione si chiama Prototipazione Rapida!

Ma, rapida quanto?

Stimo che un progetto come quello mostrato nella precedentemente foto (...ovvero semplice), possa essere completato nell'arco di poche ore di lavoro.

Cosa occorre per questo tipo di montaggio?
 
La lista parti è quella dei componenti elettronici richiesti, una board "millefori", del filo 30AWG e un attrezzino del tutto particolare ...il cui nome non è traducibile direttamente in italiano e che potremo chiamare avvolgitore a tripla funzione (spella, avvolgi, svolgi ...come si traduce?).
Nella foto seguente vedete un rocchetto di filo 30AWG per Wire Wrapping e il ............. a tripla funzione.


Ogni connessione sarà realizzata da uno o più segmenti di filo che, da entrambi i lati, dovrà essere scoperto dalla guaina per almeno 20 mm. Poi sarà nostro compito avvolgere il filo su di una terminazione (es. header a passo 2,54 mm).

Tutto qui! L'operazione è semplice e veloce. E con la pratica si ottiene anche una buona produttività.

Qui Pianeta Terra, dove il tempo è sempre poco. A presto!

P.S.
Bonus per chi ha letto tutto l'articolo ...un frammento di codice per PICC utile per far lampeggiare due led direttamente connessi al microcontrollore PIC16F1517 :)

/*
    Test program 1 - PIC16F1517
    31/01/2012 - R.2.0 - PICC Compiler
*/

#include <htc.h>

/* configure option registers */
#define CONFIG_REG1 FOSC_ECH&WDTE_OFF & PWRTE_ON & MCLRE_OFF & CP_OFF & BOREN_ON & CLKOUTEN_OFF & IESO_OFF & FCMEN_OFF
#define CONFIG_REG2 WRT_ALL & STVREN_OFF & BORV_HI & LVP_OFF

__CONFIG(CONFIG_REG1);
__CONFIG(CONFIG_REG2);

#define BIT0 0x01
#define BIT1 0x02
#define BIT2 0x04
#define BIT3 0x08

void main() {

    int i=0;

    /* init GPIO port D */
    TRISD = 0xF0;

    /* endless loop */
    while(1) {
        for (i=0; i<20000; i++) {
            LATD = LATD & ~BIT3;
            LATD = LATD | BIT2;
        }
        for (i=0; i<20000; i++) {
            LATD = LATD & ~BIT2;
            LATD = LATD | BIT3;
        }
    }

    return;
}


martedì 7 febbraio 2012

YALC - Episode 3

Ormai ci siamo, funziona tutto!
I nostri amici di TaskIt hanno fatto davvero un buon lavoro. La scheda Embedded Linux PortuxG20 funziona egregiamente. Ho completato il lavoro sulla meccanica ed ho esportato alcuni segnali di Input/Output su di un connettore DB25 per poter configurare il modulo con maggiore flessibilità.


Nelle figure seguenti potete vedere il risultato finale, con le schede montate all'interno del contenitore d'alluminio per sub-rack standard 19''.
(Click per ingrandire)

Nell'immagine seguente trovate la tabella con l'elenco dei segnali che connettono la scheda PortuxG20 con il DB25F di espansione:

(Click per ingrandire)

Sul connettore potrete trovare quattro ingressi analogici (eventualmente configurabili come GPIO), otto segnali digitali (eventualmente configurabili come porta seriale completa di handshake) e non ci resta che provare ad interfacciare il modulo YALC con un'ampia varietà di sensori e attuatori!
Che ne dite? Volete provare a realizzare il Vostro computer Linux Embedded ...tuttofare?
Se la risposta è SI, scrivetemi nei commenti, su Facebook o su g+ ...forse posso aiutarvi!

Qui Pianeta Terra, a presto!